Waterface Reload

Black Inside presenta:
👉WATERFACE Reload
Viaggio musicale in compagnia di Neil Young con:
• Pier Angelo “PJ” Cantù: voce narrante, chitarra acustica, cori, percussioni
• Marco Grompi: voce, chitarra acustica, armonica
• Pasquale De Fina: voce, chitarre, electronics/soundscapes
• Alex Marcheschi: batteria
WATERFACE Reload è la narrazione musicale del vissuto di tre amici che, raccontando le principali vicende personali e artistiche di Neil Young, mettono in controluce le loro stesse vite influenzate dalle numerose ascese e altrettante cadute del leggendario cantautore e rocker canadese. Il recital è realizzato dallo stesso team di musicisti, scrittori e produttori che dieci anni fa ha ideato, scritto e realizzato lo spettacolo teatrale musicale multimediale WATERFACE, Neil Young e gli anni della trilogia oscura.
WATERFACE è stato portato in scena con successo nelle stagioni teatrali 2015/2017 (medaglia 3D allo Smiting Festival 2015) e oggi è documentato dalla pubblicazione in digitale dell’omonimo album colonna sonora (registrazione dal vivo della prima teatrale con membri dei Rusties e Ritmo Tribale) e da un film che rivive alcune delle principali esibizioni live.
Per l’occasione, gli ideatori di WATERFACE tornano sul palco in forma e sostanza completamente rinnovate.
Laddove WATERFACE metteva in scena l’alter ego di Neil Young in uno show multimediale di parole, musica live e immagini rare – focalizzato sul periodo della cosiddetta “trilogia oscura” dei primi ’70 – WATERFACE Reload racconta le tortuose vicende e l’enorme statura artistica del leggendario cantautore e rocker canadese attraverso una forma narrativa e musicale più intima e raccolta, che si snoda attorno all’interplay tra il racconto del giornalista e scrittore Pier Angelo Cantù e le reinterpretazioni musicali di Grompi, De Fina e Cantù, con una scaletta di brani mozzafiato.
Dagli esordi canadesi dei primi anni ’60 all’epopea hippie californiana di Buffalo Springfield e CSNY; dai trionfi di Harvest (di cui ricorre il cinquantennale) agli abissi della Ditch Trilogy; dalle gloriose cadute alle rugginose rinascite con i Crazy Horse; dagli impossibili anni ’80 fino al riconoscimento come “padrino del grunge” e ben oltre: Neil Young è oggi universalmente riconosciuto come uno degli artisti più longevi, influenti, prolifici, profondi, sinceri, imprevedibili, indecifrabili, integerrimi e, allo stesso tempo, contradditori degli ultimi 60 anni.
Eppure (come per il suo contemporaneo e amico Bob Dylan), c’è “molto più dell’immagine che salta all’occhio” e lo spettacolo di Cantù, Grompi e De Fina ne offre una prospettiva obliqua, intimamente corale, documentata e arricchita da ricordi e testimonianze dirette dei protagonisti, nonché dalla rilettura di alcuni tra gli episodi più memorabili del suo sterminato e prezioso songbook.
Informazioni
Marco Grompi – marcogrompi@gmail.com
Pier Angelo Cantù – pierangelo.cantu@gmail.com
Marco Grompi
Musicista e scrittore, come cantante e chitarrista ha collaborato a lungo con Cristina Donà fin dagli esordi in duo acustico (Lullematt) nei primissimi anni ’90. Dopo esperienze in vari gruppi locali (Crossroads, Roadeyes, Feel Hippie & Grumpy), da 25 anni è leader dei Rusties, rock band di cui è fondatore e con i quali ha pubblicato una dozzina di album (di cui i primissimi erano rivisitazioni del repertorio di Young), tenendo centinaia di concerti e collaborando con svariati artisti internazionali (Mary Coughlan, Andy White, Willard Grant Conspiracy, Chris Eckman, Robyn Hitchcock, Steve Wynn). Dalla seconda metà dei ’90 ha lavorato come ufficio stampa e curato e/o tradotto varie biografie e antologie di testi dedicate a Neil Young, Joni Mitchell, Eagles, CSNY, Sonic Youth, U2 e Bob Dylan. È autore di approfondite monografie su Bob Marley, David Crosby e Neil Young, del quale ha anche tradotto (con Davide Sapienza) l’opera omnia ufficiale (Tutti i testi, Giunti, 1997) e le autobiografie Il sogno di un hippie e Special Deluxe (Feltrinelli). Ha collaborato con riviste specializzate (Buscadero, Jam, Late For The Sky, Tribe, Playmusic), con Radio Popolare e alla stesura del Dizionario del Pop-Rock (Baldini&Castoldi) e della Grande Enciclopedia Rock (Giunti). Attualmente conduce il programma settimanale Grumpy Trails su ADMR Rock Web Radio.
Pasquale De Fina
Chitarrista, cantautore, produttore, è attivo sulla scena milanese dagli anni ’90 collaborando con Cristina Donà, Santa Sangre, Steve Piccolo, Manuel Agnelli, Emidio Clementi e altri. Negli anni Duemila è titolare di una corposa discografia a nome Volwo e Atleticodefina, multiformi band “aperte” (di cui è fondatore e leader) nelle quali hanno transitato membri di Afterhours, Rosso Maltese, Karma, Ritmo Tribale, Baustelle, Calibro 35 e altri. Nel 2012 si è classificato al 10° posto (su oltre 700 partecipanti) all’Americana Contest istituito da Neil Young con U Sparanzuni, versione in dialetto calabrese del traditional Wayfaring Stranger. Ha composto e registrato la colonna sonora di un video su Cusago presentato a Expo 2015. Il suo brano Se ti sabir (tratto dall’album dei Volwo Dieci Viaggi Veloci, 2017) è stato la sigla del programma di Gad Lerner Ricchi e Poveri su RaiTre. Attivissimo anche come produttore, ha lavorato, tra gli altri, con Mauro Pagani, Giorgio Canali, Agnelli Clementi, Cesare Basile, Saturnino, Enzo Velotto (Flor), Luca Gemma, Edda. Tra le sue produzioni più recenti, gli album d’esordio di El Santo, V.Edo, Ylenia Lucisano, Nazarin e Nic Marsél (ex Circo Fantasma). Sta ultimando il terzo album in studio dei Volwo che sarà pubblicato entro fine anno da ViceVersa Records.
Tribalex alias Alex Marcheschi
Batterista dei Ritmo Tribale e dei NoGuRu.
Ha suonato con Don Dilego, Ashleigh Flynn, Atletico Defina, No rolling back, Graziano Romani, Francesco Renga, Rappresaglia, Lord Shani e molti altri comparendo in circa 30 album sia italiani che internazionali nell’arco degli ultimi 40 anni.
Probabilmente l’unico Aborigeno vivente a Milano. Amante dei vinili, dei 70’s e della curva Fiesole. ..ha dato la pelle per il Rock’n’roll…and is still crazy after all these years.
Pier Angelo “PJ” Cantù
Giornalista, scrittore, consulente aziendale e formatore di manager, ha sviluppato un’ingombrante vita parallela in ambito musicale e teatrale. Negli anni ’70, ha suonato la chitarra in alcune band e ha fatto parte dell’ineffabile esperienza teatrale dei Supposters, sorta di Monty Python ‘ante litteram’. Dal 1991, fa la spola tra la Brianza e Londra svolgendo l’attività di critico musicale. Ha scritto saggi, interviste, articoli e recensioni per diverse testate specializzate, diventando uno dei più apprezzati esperti di cultura rock. È tra i fondatori della storica fanzine Late For The Sky. Deejay, promoter, speaker radiofonico, consulente alle produzioni discografiche e agli eventi live, ha garantito supporto artistico-esistenziale a band e musicisti italiani e internazionali. Docente presso l’Università del Tempo Libero nel sistema bibliotecario del Vimercatese con il corso L’influenza della musica rock nella cultura moderna, in qualità di direttore artistico ha organizzato gli eventi musicali di Convivio 2006, ha firmato come co-autore gli spettacoli Ballate d’Amore e Follia (2011) e A Kid A (2012) portati in scena allo Smiting Festival di Rimini e nel 2015 ha ideato e diretto il festival musicale internazionale PentAgrate. Attualmente, sta portando nelle sale anche il recital musicale Safety Blues, storytelling dedicato alle molte persone che ogni anno sono vittime di incidenti sul luogo di lavoro.
👉Apertura porte: ore 21,00
👉Inizio concerto: ore 21,30
👉ingresso: 10 euro con tessera CSEN: 5 euro (validità 1 anno)
per info e prenotazioni: 3475430118 (Paolo)
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Data

22 04 2023
Expired!

Ora

21:00

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